domenica 23 novembre 2014

Lorenzo Bucarelli, da Siena a Roma con una gran maturita' e idee chiare, conosciamolo



Quanti anni dareste a uno che dice: “Avere una relazione con una persona non è facile, ma voglio sognare una vita tranquilla, una moglie, un lavoro che non ti toglie troppo tempo. È difficile pensare a un futuro così in questo periodo storico, ma sognarlo non costa molto, giusto”? E se poi commentasse alcuni mostri sacri dello sport contemporaneo sentenziando: “Roger Federer è un giocatore dall’intelligenza straordinaria, Michael Phelps è l’emblema dell’atleta vincente. Da quando hanno beccato Alberto Contador per doping non è più un mio idolo, e io ho smesso di seguire il ciclismo”? Sicuramente non gli dareste 16 anni. E invece è questa l’età di Lorenzo Bucarelli che ti fa capire che, per avere le idee chiare, non bisogna avere i capelli grigi.

JORDAN CLASSIC — La guardia classe ‘98, da quest’anno in forza nelle giovanili della Stella Azzurra Roma e in A2 Gold con il Veroli Basket, è uno dei prospetti più seguiti e vincenti d’Italia. Ha già vinto, infatti, due Scudetti con la Mens Sana Siena nelle categorie Under 14 e Under 15, un Trofeo delle Regioni 2012 con la Toscana, oltre la partecipazione a due Europei Under 16, a un Mondiale Under 17 con la Nazionale, e la convocazione al Jordan Classic di Barcellona 2013 (insieme al suo amico Davide Moretti).

LEADER — Perfetto esemplare di “accio” toscano, Bucarelli è un ragazzo spigliato fuori dal campo (“La prima intervista l’ho rilasciata a 14 anni, ormai vado spedito”), mentre sul parquet si trasforma in un leone alimentato da fuoco sacro. Lorenzo è uno che “più sono grossi e più mi diverto”, e le sportellate sotto le plance che da quest’anno si scambia anche contro i senior lo rendono, ogni giorno, più forte. Grinta e capacità di spronare se stesso e i compagni sono qualità da leader che gli sono state riconosciute molto presto. E che gli sono valse, oltre alla fascia da capitano nei tricolori giovanili vinti, anche la bellissima esperienza alle Finali Scudetto della “sua” Siena contro l’Olimpia Milano lo scorso campionato.

MODELLO RESS — Dodicesimo dei giocatori agli ordini di coach Marco Crespi, Lorenzo ha vissuto da vicino l’ultimo momento di clamore sportivo della Mens Sana prima che le vicende societarie calassero il sipario sulla squadra italiana più vincente dell’ultima era cestistica: “Difficile che possa vivere di nuovo le emozioni provate quei dieci giorni con la prima squadra. I momenti di concentrazione nello spogliatoio, il riscaldamento pregara, la tensione della partita. Ci siamo spinti fino a Gara 7, e a 8 minuti dalla fine stavamo vincendo il titolo”. Ricordando quel capitolo della sua vita sportiva, una battuta Lorenzo la dedica poi al giocatore a cui ha rubato con gli occhi quanto più possibile: “Tomas Ress è stato formidabile, ci ha compattati per tutta la serie, e le sue prestazioni ci hanno dato coraggio nelle fasi più difficili dei Play Off”.

PICCOLA STELLA — Oggi Lorenzo è a Roma per “continuare a crescere in un ambiente pieno di giocatori forti, dove ogni allenamento è una sfida”. Insieme a lui c’è Michele Catalani, il coach che per primo ha creduto in lui e che lo allena nella squadra Under 17 impegnata nell’European Youth Basketball League, il campionato europeo giovanile con squadre di 20 nazioni organizzato in stage scadenzati e poi le Super Finals a (a Mosca, nel maggio 2015). Con un minutaggio sempre più importante in A2 Gold, l’impegno internazionale con l’Under 17 e con gli obiettivi di “arrivare il più lontano possibile con l’Under 19 eccellenza, poi pensare all’Europeo con la Nazionale Under 18”, Bucarelli ha insomma un’agenda piena di impegni almeno fino all’estate 2015. Scommettiamo che troverà sempre le energie per affrontare ogni sfida?

FONTE: FIP.IT

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