Under 19 d'Eccellenza giunta alla fine dei gironi di andata, ma anche la crescita dei talenti italiani, la Stella Azzurra alle Final Four dell'Eurolega Under 18 e la prossima intensa estate Azzurra con tre Europei e il Mondiale Under 19 in Grecia. Sono tanti gli argomenti da affrontare con Andrea Capobianco, responsabile tecnico del Settore Squadre Nazionali Giovanili maschili e capoallenatore della Nazionale Under 18.
under 19 —
Partiamo con la Divisione Nazionale Giovanile - Under 19, arrivata al
giro di boa, che finora ha offerto incontri ad altissima intensità e
incertezza, la maturazione di molti giocatori e classifiche in cui fra
le solite società di vertice si stanno inserendo alcune sorprese:
“L'inizio di un campionato è sempre un punto interrogativo, con la
preparazione e la composizione della squadre che possono avere
tempistiche diverse da società a società – ricorda Andrea Capobianco -
ma se la partenza dell'Under 19 può aver sofferto di queste situazioni,
ora il campionato si è attestato su livelli buoni. Nella nostra idea di
formazione la collaborazione tra i giocatori in entrambe le parti del
campo deve andare di pari passo con l'autonomia con cui il giocatore
stesso deve saper leggere le diverse situazioni. Questo aspetto
tecnico-tattico è per noi fondamentale, e il campionato Under 19 sta
provando ad esprimere questo concetto”.
formazione —
A confermare l'alto contenuto formativo dell'Under 19 c'è il largo
utilizzo di giocatori anche più “giovani”, in molti casi decisivi per le
sorti degli incontri (La Torre, Totè, Bolpin fra i '97, Penna,
Bucarelli, Moretti fra i '98, Serpilli '99 per fare alcuni esempi). Per
coach Capobianco la spiegazione va ricercata nell'obiettivo comune a
tutto il settore giovanile: la formazione. “Il presupposto è che è
impossibile formare un giocatore perfetto. Ma dobbiamo formare giocatori
che abbiamo un buon equilibrio mentale, tecnico-tattico e fisico e che
siano consapevoli dei propri pregi e dei propri limiti. In quest'ottica
fa parte della strategia di formazione delle società inserire giocatori
più giovani nei roster delle categorie superiori, dando così le
opportunità e il giusto tempo al ragazzo per crescere nel modo migliore e
completo. Come più volte sento dire nei clinic da colleghi e di ciò ne
sono altamente convinto anche io, ci sono giocatori che maturano più
tardi e quindi hanno bisogno di più tempo per potersi esprimere nel modo
migliore e sarebbe sbagliato bruciare i tempi ed inserirli in
campionati più complessi, quindi è necessario dare il tempo giusto per
dare la possibilità di crescere in modo funzionale. Diciamo che nel
formare bisogna rispettare i tempi della crescita e qui diventa
fondamentale il ruolo dell’allenatore e del responsabile tecnico che
devono progettare su ogni singolo giocatore il cammino adatto".
stella azzurra —
A metà della regular season la Divisione Nazionale Giovanile non sta
dando solo conferme da parte di società abituate a essere al vertice
dell'attività giovanile, ma si registra anche qualche new entry nelle
zone altissime del ranking. Capobianco però non vuole parlare di
sorprese: "Il fattore più bello di questa stagione è che quello che
poteva essere scontato ai nastri di partenza, oggi è rimesso in
discussione. Il lavoro svolto in allenamento dalle società sta pagando,
la qualità media degli incontri è salita, una buona competitività del
campionato sono fattori che non possono che far del bene al movimento.
Quando si lavora bene non si può parlare di sorprese". Al vertice del
Girone C di DNG c'è la Stella Azzurra, fresca vincitrice con la squadra
Under 18 del Città di Roma, torneo che è valso ai capitolini l'accesso
alla fase conclusiva dell'Eurolega giovanile: "Faccio i miei complimenti
alla Stella Azzurra per la storica vittoria in una manifestazione di
richiamo internazionale come è l'Euroleague Next Generation Tournament.
Siamo molto contenti soprattutto di come è arrivato questo successo,
dopo una finalissima contro Malaga giocata ad un livello eccezionale”.
estate azzurra —
Fra gli Europei Under 16, Under 18 e Under 20 (che si disputeranno a
Lignano Sabbiadoro dal 7 al 19 luglio) e il Mondiale Under 19 in Grecia
il calendario è estremamente fitto. Per qualche giocatore ci sarà anche
un doppio impegno, ma Andrea Capobianco, oro lo scorso al Trofeo
Internazionale Albert Schweitzer di Mannheim con la sua Nazionale Under
18, sottolinea il credito accumulato dalle Nazionali giovanili italiane
nel panorama internazionale, ed è convinto che riceverà risposte
efficaci sul campo da parte di tutti i ragazzi convocati: “Sarà
un'estate piena. Lo scorso anno il Mondiale Under 17 ci è servito per
conoscere i sistemi di gioco utilizzati in tutto il mondo, e ha
aumentato il nostro bagaglio d'esperienza. La vittoria di Mannheim poi,
dove abbiamo sconfitto tra le altre Stati Uniti, Turchia e Spagna, ci ha
fatto guadagnare il rispetto di tutte le nazionali, che ora vogliono
affrontarci sul campo e batterci. Noi siamo pronti a tutte le sfide
della prossima estate, sereni del lavoro svolto e orgogliosi di
indossare la maglia azzurra".
PS: complimenti alla Gazzetta per come si occupa del basket giovanile settimanalmente
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